L'olio di semi è più leggero di quello d'oliva

19.12.2016

È più salutare l'olio d'oliva o l'olio di semi?

Scopriamo insieme qualche dato sull'olio di semi che, come recitava una famosa pubblicità di qualche anno fa, è talmente "leggero" da far saltare una staccionata all'anziano signore protagonista dello spot.

Come è noto l'olio cosiddetto di semi non è un olio che proviene dalla semplice spremitura di un frutto carnoso ma un prodotto estratto dai semi di certi vegetali: semi di svariate piante (colza, soia, arachide, girasole), ma anche di alcune cariossidi di cereali come il mais.

Questi semi vengono dapprima macinati in farina che viene riscaldata e da cui mediante una prima spremitura si ricava un olio non ancora commestibile.
Distillando questa soluzione si ricava l'olio di semi che successivamente, per essere dichiarato "commestibile" va sottoposto a filtrazione per eliminare alcune sostanze, a dechiarificazione con soluzioni di carbonato o idrato sodico; a decolorazione facendo passare l'olio attraverso vapore surriscaldato

L'olio di oliva è monoinsaturo e in esso gli atomi di carbonio sono legati da un legame 'singolo'. mentre gli oli di semi sono più ricchi di grassi polinsaturi, legati 'con doppi legami' agli atomi di carbonio.

Ebbene. questa plurima legatura rende il legame meno solido e questi grassi polinsaturi sono quindi meno stabili e più deteriorabili.

L'importanza dei doppi legami degli atomi di carbonio e poi essenziale nella cottura e frittura degli oli, perché portando ad alte temperature gli oli polinsaturi si formano sostanze (perossidi) dannose al corpo umano. Quindi friggere con dei grassi polinsaturi che sono contenuti in grande numero negli oli di semi è più dannoso e pericoloso che friggere con l'olio di oliva.

Inoltre l'olio di oliva non aumenta il tasso di colesterolo.
Anzi recenti studi hanno identificato che gli acidi dell'oliva hanno la proprietà di diminuire il contenuto del colesterolo LDL cattivo e di conservare intatto, invece, il colesterolo buono HDL.


Non solo, ma l'olio di oliva riduce l'acidità gastrica e agisce favorevolmente sulla funzione biliare.
Diminuisce altresì il rischio di calcoli biliari.

Qualcuno, forse la maggior parte delle persone, li usa solo per friggere, qualcun altro pensa che, bene o male, siano tutti uguali, qualcun altro ancora che siano più leggeri. In realtà i miti sugli oli di semi sono tanti e sarebbe bene sfatarne qualcuno

Ad esempio, molti dicono che questi oli sono più leggeri. Non è affatto vero, perché gli oli di semi contengono le stesse calorie dell'olio d'oliva, senza averne però lo steso sapore e soprattutto la naturalità. Infatti, mentre l'olio d'oliva è il prodotto della spremitura di un elemento naturale, gli oli di semi vengono comunque trattati con solventi chimici. E non è neanche vero che quelli cosiddetti "dietetici" facciano bene alla linea. In realtà sono chiamati così non perché abbiano meno calorie, bensì per l'esistenza di vitamine che aiutano ad arricchire la dieta.

Un pregio però l'hanno: sono più ricchi di grassi polinsaturi, soprattutto omega 3 ed omega 6, rispetto all'olio d'oliva. L'olio è un grasso allo stato puro, per cui non esistono oli leggeri e oli pesanti nel senso calorico del termine :ogni olio sviluppa 900 kcal per 100 gr di prodotto, così abbiamo già steso quelli che preferiscono l' olio di semi perchè sarebbe più leggero. L'olio di semi deriva appunto da un qualche tipo di seme. L'olio d'oliva deriva invece da un frutto. Un frutto vivo, un frutto ricco e nobilissimo. Questo è un concetto importantissimo: l'olio d'oliva è praticamente un succo di frutta.

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